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Posts Tagged ‘Josef K.’

“La Casa dei gladiatori” uno dei più importanti monumenti degli scavi archeologici di Pompei, crolla per l’incuria degli uomini nell’indifferenza generale. Una maggioranza di governo impotente e incapace di governare per il venir meno di sue cospicue parti, tenta di vivacchiare rimpallandosi di continuo le responsabilità della rottura. L’economia arranca e la ripresa è sempre più un lucore lontano, la disoccupazione giovanile è ai massimi livelli e il futuro per i giovani è sempre più un’incognita sinistra. Lussuria e indifferenza imperano sovrani ovunque mentre tutto intorno una società falsamente basita e silenziosamente complice assiste allo scempio.

Vorrei da parte della politica e dalla società tutta un sussulto di dignità, uno scossone che mi imponga con la forza dei fatti e non con la dolce e debordante malìa delle parole che un domani migliore è possibile.

Il mondo dell’informazione è in crisi, “nessuno acquista più pubblicità ma se saprete farvi valere ci sarà posto anche per voi” è il lercio leitmotiv che da tempo ormai si sentono ripetere tutti i giovani giornalisti.

 Il Tg1 la più importante testata d’informazione televisiva del Paese non assume nuovi cronisti perché obbligato a riassorbire l’esercito sterminato dei precari; eppure c’è chi con i soldi pubblici guadagna mezzo milione di euro all’anno con l’aggiunta di circa 60 mila euro per spese di rappresentanza, è il direttore del telegiornale Augusto Minzolini.

Battersi per un futuro migliore e degno di questo nome e fare dell’impegno civile la propria ragione d’essere a prescindere da tutto e da tutti.

“Vieni via con me” l’egregio programma di impegno civile di Fabio Fazio e Roberto Saviano dove si esalta la cultura del diverso e la voglia di battersi per ideali veri, soltanto per la sceneggiatura, escluso i compensi vari di ospiti e conduttori, pare abbia speso più di cinquecento mila euro.

 C’è bisogno di risollevare l’economia della più importante azienda del Paese la Fiat.

 “Ne beneficeranno i vostri figli” è lo slogan più speso, al via la stesura di contratti ai limiti della proponibilità e tagli indiscriminati allo stipendio dei lavoratori. Il  manager dell’azienda Sergio Marchionne continua a guadagnare una cifra quattrocento volte superiore al compenso di un operaio.

“Ora le mani di uno dei signori si posarono sulla gola di K. mentre l’altro immergeva il coltello nel cuore e ve lo girava due volte. Con gli occhi prossimi a spegnersi K. fece in tempo a vedere i signori che vicino al suo viso,  guancia contro guancia, osservavano l’esito. «Come un cane!» disse e gli parve che la vergogna gli dovesse sopravvivere”.

Così si conclude la triste avventura di Josef K. il protagonista del celebre romanzo di Franz Kafka, “Il processo”.

Pagare per colpe mai conosciute né avute, mutatis mutandis, non è forse questo il destino che attende le giovani generazioni?

 

Raffaele de Chiara

 

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